Walter Broggini
Walter Broggini, fonda nel 1986 La sua Compagnia. È composta da burattini, marionette ed un animatore solista.
W. B. inizia la sua esperienza teatrale nel 1981; nel settembre ‘84 intraprende l’attività di solista, partecipando nell’estate ‘85, presso l’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézierès (Francia), ai corsi con Francis Jolit, Alain Roussel e Philippe Genty.
Negli anni ha compiuto un originale percorso teatrale, sviluppando da un lato una ricerca drammaturgica su forme espressive raffinate, con spettacoli rivolti al pubblico adulto e dall’altro un’innovazione degli stilemi del teatro popolare dei burattini, con creazioni rivolte a tutto il pubblico.
Walter Broggini è oggi un burattinaio riconosiuto e innovatore della tradizione, svplge anche una importante attività di regista, negli anni ha messo al servizio di molte compagnie irtaliane ed stere le sue idee e la sua professionalità.
Come compagnia ha partecipato alle rassegne e ai festival italiani di teatro di figura più importanti ed é stata invitata a presentare i suoi spettacoli all’estero, in paesi europei Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia ed in altri continenti, in Brasile e Israele.
più informazioni su Walter Broggini
www.compagniawbroggini.it
Walter Broggini, fonda nel 1986 La sua Compagnia. È composta da burattini, marionette ed un animatore solista.
W. B. inizia la sua esperienza teatrale nel 1981; nel settembre ‘84 intraprende l’attività di solista, partecipando nell’estate ‘85, presso l’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézierès (Francia), ai corsi con Francis Jolit, Alain Roussel e Philippe Genty.
Negli anni ha compiuto un originale percorso teatrale, sviluppando da un lato una ricerca drammaturgica su forme espressive raffinate, con spettacoli rivolti al pubblico adulto e dall’altro un’innovazione degli stilemi del teatro popolare dei burattini, con creazioni rivolte a tutto il pubblico.
Walter Broggini è oggi un burattinaio riconosiuto e innovatore della tradizione, svplge anche una importante attività di regista, negli anni ha messo al servizio di molte compagnie irtaliane ed stere le sue idee e la sua professionalità.
Come compagnia ha partecipato alle rassegne e ai festival italiani di teatro di figura più importanti ed é stata invitata a presentare i suoi spettacoli all’estero, in paesi europei Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia ed in altri continenti, in Brasile e Israele.
più informazioni su Walter Broggini
www.compagniawbroggini.it
Stephen Mottram
Stephen Mottram è riconosciuto come uno dei più importanti progettatori, costruttori e manipolatori della marionetta a filo.
La sua filosofia di fondo è fondata sul rispetto dell'essenzialità di una marionetta a filo, essenzialità dovuta ad un movimento “concordato” tra due energie opposte: la forza di gravità e la mano dell'uomo.
Ha tenuto stage e insegnato la costruzione della marionetta a filo in varie parti del mondo; in ultimo ha tenuto uno stage all'Istituto Internazionale della Marionetta di Charleville Meziérès sede della più importante scuola di marionettistica mondiale.
Li, nell'ambito del Festival Mondiale del Teatro delle Marionette, ha tenuto spettacolo nel Teatro Municipale.
Il suo primo lavoro fu con una compagnia di marionette tradizionali che rappresentava opere in cui le marionette imitavano attori reali. Successivamente vinse una borsa di studio per frequentare la Hungarian State Puppets Theatre School a Budapest e questo gli aprì gli occhi sulle grandi potenzialità di questa forma d’arte e del teatro in generale. Divenne così consapevole che la preoccupazione dei marionettisti tradizionali di ricreare in miniatura il teatro con attori non è una base sufficiente per realizzare un serio lavoro per un pubblico contemporaneo. Nel teatro di figura succede i personaggi, le scene e gli eventi possono riferirsi a cose che il pubblico conosce e comprende ma possono anche divenire cose straordinarie e inaspettate.
Stephen Mottram è riconosciuto come uno dei più importanti progettatori, costruttori e manipolatori della marionetta a filo.
La sua filosofia di fondo è fondata sul rispetto dell'essenzialità di una marionetta a filo, essenzialità dovuta ad un movimento “concordato” tra due energie opposte: la forza di gravità e la mano dell'uomo.
Ha tenuto stage e insegnato la costruzione della marionetta a filo in varie parti del mondo; in ultimo ha tenuto uno stage all'Istituto Internazionale della Marionetta di Charleville Meziérès sede della più importante scuola di marionettistica mondiale.
Li, nell'ambito del Festival Mondiale del Teatro delle Marionette, ha tenuto spettacolo nel Teatro Municipale.
Il suo primo lavoro fu con una compagnia di marionette tradizionali che rappresentava opere in cui le marionette imitavano attori reali. Successivamente vinse una borsa di studio per frequentare la Hungarian State Puppets Theatre School a Budapest e questo gli aprì gli occhi sulle grandi potenzialità di questa forma d’arte e del teatro in generale. Divenne così consapevole che la preoccupazione dei marionettisti tradizionali di ricreare in miniatura il teatro con attori non è una base sufficiente per realizzare un serio lavoro per un pubblico contemporaneo. Nel teatro di figura succede i personaggi, le scene e gli eventi possono riferirsi a cose che il pubblico conosce e comprende ma possono anche divenire cose straordinarie e inaspettate.
Thomas Lundqvist
Ideatore e costruttore di marionette è il leader della compagnia svedese Svarta Katten fondata nel 1986.
Questa compagnia, pur risiedendo in un territorio, la Svezia, non ricco di tradizioni marionettistiche, è riuscita a creare uno stile personale e riconoscibile e una linea tecnica composta da una miscellanea delle varie tipologie del teatro di figura esistenti nel mondo. In ogni sua composizione il maestro Thomas raggiunge quella teatralità che affonda le radici sia nella tradizione occidentale sia in quella orientale. Interpreta con i suoi spettacoli l’ironia di fondo di tanta attività umana, una lettura leggera degli aspetti della vita che è il fondamento del teatro di figura. Il suo lavoro rispecchia una linea artistica dove la drammaturgia è legata decisamente al marchingegno, dove ogni trovata tecnica esprime un concetto, un sentimento.
Da anni fa attività di formazione in tutta Europa, essendo l’unico occidentale, per quanto riguarda la tecnica bunraku, che abbia studiato le nozioni di costruzione in maniera così approfondita. Scultore sopraffino, per la bellezza estetica e la particolarità tecnica dei suoi pezzi, alcune sue marionette si trovano nel Museo Nazionale della marionetta di Stoccolma.
When I started my careér as a puppeter and puppetmaker together with some friends in the late 70th, I wasn´t very intrested in the traditional techniques like string and glove puppets. I wanted to invent a technique that could walk on the floor and distinct movements. My first puppets had this possibilitys and also movable eyes et.c. A japanese friend who saw the puppets told me that they reminded him about a traditional japanese technique. This of course made me curious but this was
before the time of the internet and it was very difficult to get material about japanese puppet theater, at least in Sweden. Eventually I found a book about BUNRAKU in a store. It contain nice pictures with the puppets and a few interiors from the backstage and workshop where the puppets was made. By studying this pictures carefully and readig the book I slowly figured out how the was constructed.
Then I started to produce my own puppets however modified to fit a SINGLE PUPPETER, the japanese puppets needed three actors. I used this technique in several productions with great succes, they moved really nice. A challange was to figure out how to make the coating. The bunraku puppets has a very special coating that make them look like they are made of porceline. I know the main ingridients was: GOFUN a pigment made of oystershell and hideglue. Getting GOFUN was impossible so I used chalk insted beacuse chemicaly it´s the same and the result was great. 1998 I visited Japan for the first time and had the pleasure to visit the bunraku theater in Osaka. I was invited to the backstage and also to the workshop of the puppetmaker. It was like comming home beacuse I recognised everything. I found that my puppets was correctly made but of course I picked up some tricks of the trade. By learning this technique I could easy expand to other techniques like string puppets though I can use my skills in woodcarving and mechanical solutions that I gained from making the bunraku puppets. My way of making the bunraku is traditional when it comes to material and construction of the parts but the assembling of the parts is a little bit different in order to make them a one-man puppet.
Ideatore e costruttore di marionette è il leader della compagnia svedese Svarta Katten fondata nel 1986.
Questa compagnia, pur risiedendo in un territorio, la Svezia, non ricco di tradizioni marionettistiche, è riuscita a creare uno stile personale e riconoscibile e una linea tecnica composta da una miscellanea delle varie tipologie del teatro di figura esistenti nel mondo. In ogni sua composizione il maestro Thomas raggiunge quella teatralità che affonda le radici sia nella tradizione occidentale sia in quella orientale. Interpreta con i suoi spettacoli l’ironia di fondo di tanta attività umana, una lettura leggera degli aspetti della vita che è il fondamento del teatro di figura. Il suo lavoro rispecchia una linea artistica dove la drammaturgia è legata decisamente al marchingegno, dove ogni trovata tecnica esprime un concetto, un sentimento.
Da anni fa attività di formazione in tutta Europa, essendo l’unico occidentale, per quanto riguarda la tecnica bunraku, che abbia studiato le nozioni di costruzione in maniera così approfondita. Scultore sopraffino, per la bellezza estetica e la particolarità tecnica dei suoi pezzi, alcune sue marionette si trovano nel Museo Nazionale della marionetta di Stoccolma.
When I started my careér as a puppeter and puppetmaker together with some friends in the late 70th, I wasn´t very intrested in the traditional techniques like string and glove puppets. I wanted to invent a technique that could walk on the floor and distinct movements. My first puppets had this possibilitys and also movable eyes et.c. A japanese friend who saw the puppets told me that they reminded him about a traditional japanese technique. This of course made me curious but this was
before the time of the internet and it was very difficult to get material about japanese puppet theater, at least in Sweden. Eventually I found a book about BUNRAKU in a store. It contain nice pictures with the puppets and a few interiors from the backstage and workshop where the puppets was made. By studying this pictures carefully and readig the book I slowly figured out how the was constructed.
Then I started to produce my own puppets however modified to fit a SINGLE PUPPETER, the japanese puppets needed three actors. I used this technique in several productions with great succes, they moved really nice. A challange was to figure out how to make the coating. The bunraku puppets has a very special coating that make them look like they are made of porceline. I know the main ingridients was: GOFUN a pigment made of oystershell and hideglue. Getting GOFUN was impossible so I used chalk insted beacuse chemicaly it´s the same and the result was great. 1998 I visited Japan for the first time and had the pleasure to visit the bunraku theater in Osaka. I was invited to the backstage and also to the workshop of the puppetmaker. It was like comming home beacuse I recognised everything. I found that my puppets was correctly made but of course I picked up some tricks of the trade. By learning this technique I could easy expand to other techniques like string puppets though I can use my skills in woodcarving and mechanical solutions that I gained from making the bunraku puppets. My way of making the bunraku is traditional when it comes to material and construction of the parts but the assembling of the parts is a little bit different in order to make them a one-man puppet.
MarionettArt Accademia della Figura
TEATRO DEL LAVORO - THÉÂTRE DU TRAVAIL - THEATRE OF THE WORK - TEATRO DEL TRABAJO